Iscrizione Albo Regionale degli Psicologi del Veneto: n 68

antonellabaiocchisbt@libero.it

     Area relazioni e violenza


Le falle dell'attuale interpretazione della violenza

1. si tende a credere che la Violenza abbia più matrici, invece la Violenza ha un’unica matrice: l’Analfabestismo Psicologico, che induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze.
A cambiare è l'oggetto della Violenza (maschio, femmina, animale, bimbo, figlio, genitore, etc.) e la modalità con cui la Violenza viene attuata: modalità che possono “ferire” il corpo (Violenza Fisica: schiaffi, pugni coltellate etc.); che possono “ferire” la sensibilità interiore (Violenza Psicologica: mortificazioni, critiche, dipendenza economica); che possono “ferire” Corpo e Psiche (Violenza Psico-Fisica: lo stupro può essere un esempio).

2. Invece si dovrebbe capire che concentrarsi sul dualismo forte/carnefice – debole/vittima è riduttivo: il vero Killer è l Analfabetismo Psicologico che induce la Persona (indipendente dal sesso, quindi sia maschio che femmina) a GESTIRE LE DIVERGENZE IN MODO DICOTOMICO.

Il vero killer: l'Analfabetismo Psicologico

Oggigiorno è sempre più arduo instaurare rapporti calorosi e duraturi: sono in aumento conflitti, ostilità e dissidi relazionali e sono sempre più frequenti gli atti estremi (omicidi, suicidi ed omicidi-suicidi) compiuti da persone della sfera affettiva (partner, parenti, amici, vicini, colleghi).
É opinione comune credere che Violenza e Prevaricazione siano peculiarità del Maschio: è di gran moda il binomio “Donna Vittima e Uomo Carnefice”.
Ma Violenza e Prevaricazione non sono problemi causati dal genere ma causati dalla Cultura della persona “in genere”, sia del maschio che della femmina, entrambi affetti da “Analfabetismo Psicologico”. Paragonando l’Essere Umano ad un Computer, in cui la Psiche è il Software e il Corpo è l’Hardware, essere affetti da Analfabetismo Psicologico equivale ad avere un Software con informazioni/programmi scorretti (a volte veri e propri Virus) che indurranno l’Essere Umano a funzionare in modo controproducente.
La diversa qualità di Azioni ed Emozioni dell’Essere Umano (d’amore o di odio, di compassione o crudeltà, di apprezzamento o disprezzo, di consenso o dissenso, di tolleranza o rigidità), dipende dalle informazioni acquisite nell’ambiente in cui egli è vissuto: informazioni che diventano le Mappe Mentali (i programmi del software), che si utilizzano in ogni istante della vita per decidere come comportarsi e come interpretare gli eventi.
Ebbene, mentre le mappe di gran parte degli ambiti si sono aggiornate (per accendere il fuoco non si usa più la pietra focaia, per curarsi non si usano più le sanguisughe, etc.) quelle dell’ambito “Relazione con Se Stessi e gli Altri” no: si continua ad usare Mappe Mentali cavernicole che non permettono di raggiungere gli obiettivi d’Amore e di Rispetto che tutti hanno nel cuore.

La Gestione Dicotomica delle Divergenze è il comun denominatore di ogni conflitto dentro e fuori casa, perché rende ogni relazione un’arena conflittuale in cui hanno spazio solo gli interlocutori Forti a discapito dei Deboli: dalle guerre sanguinarie dell’era cavernicola, agli stermini delle Crociate, ai duelli del Far West, al Nazismo, agli omicidi della Mafia, della Ndrangheta, del Terrorismo, dell’Isis, a tutte le violenze che si consumano all’interno della Relazione Affettiva, compresa la Violenza Assistita.

Bisogna attivarsi per sconfiggere l’Analfabetismo Psicologico il vero killer di cui sono vittime sia gli Uomini che le Donne

Convegno del 18-12-2020

IL LAVORO INNOVATIVO dell'Assessore Antonella Baiocchi:

PARI OPPORTUNITÀ INCLUSIVE: IN DIFESA DELLE DONNE MA ANCHE DI OGNI TIPOLOGIA DI VITTIMA, COMPRESI GLI UOMINI

LE FALLE DELLA CULTURA DELLA VIOLENZA

COS'È L'ANALFABETISMO PSICOLOGICO


 

Gestione DICOTOMICA delle DIVERGENZE

Una delle più gravi conseguenze dell'Analfabetismo Psicologico è, infatti, il Pensiero Dicotomico: un programma infetto che, sulla base della tossica informazione “la Verità Assoluta esiste”, spinge la Persona ad elaborare gli eventi in maniera binaria (tutto/niente, bianco/nero, cento/zero) senza vie di mezzo. É una delle più gravi distorsioni cognitive perché costringe a muoversi su binari rigidi e inflessibili impedendo di adattarsi a ciò che diverge dal proprio pensiero: impedisce la conciliazione e il reciproco rispetto.
Il Pensiero Dicotomico, infatti, induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze: ogni divergenza/diversità, viene gestita con una modalità che prevede come unica soluzione la soppressione di ciò che si considera “sbagliato” per cui, uno dei due Poli oggetto della Divergenza deve necessariamente soccombere: necessariamente il Polo che si trova in una posizione di Forza (economica, fisica, di ruolo, psicologica) tenderà a prevaricare il Polo che si trova in situazione di Debolezza.

Sia la DONNA che l'UOMO possono essere
vittima e carnefice!

Indipendentemente dal genere, dalla razza, dall’età, a causa della Gestione Dicotomica delle Divergenze:
Chiunque, rischia di essere prevaricato e di subire violenza, se viene a trovarsi nella posizione di Debolezza: notoriamente le donne, certo, ma anche gli uomini, ogni qual volta vengono a trovarsi in una posizione di debolezza nei confronti di altri uomini, di donne, di giovani, anziani, etc.;

• e Chiunque rischia di prevaricare e agire violenza, venendosi a trovare nella posizione di Forza (di ruolo, fisica, psicologica economica): notoriamente gli uomini, certo, ma anche le donne, ogni qual volta vengono a trovarsi in una qualche posizione di dominanza nei confronti di altre donne, di uomini, di bambini, anziani, animali.

DEBOLICIDIO

Il comun denominatore di tutte le Vittime è quello di essersi trovate in una posizione di Debolezza rispetto ad Interlocutori in Posizione di Forza, posizione che li ha resi ‘il Polo Sacrificabile’: le donne, certo, ma anche gli uomini (prevaricati prevalentemente da altri uomini ma anche da donne) e chiunque altro “si trovi a divergere dalla visione di vita dell’interlocutore che si trova in posizione di potere.
Al di là delle rilevanze statistiche (che se effettuate dall’angolazione che proponiamo potrebbero riservare delle sorprese), termini come “Femminicidio” e altri equipollenti, non hanno più molto senso, in uquanto, per par condicio, si dovrebbe coniare un neologismo per ogni tipo di vittima (e non sarebbe più finita).
Sarebbe più indicato adottare un neologismo, che racchiuda ogni tipologia di vittima: perché non Debolicidio (prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di debolezza).



Follow us