Iscrizione Albo Regionale degli Psicologi del Veneto: n 68
1. si tende a credere che la Violenza
abbia più matrici, invece la Violenza ha un’unica
matrice: l’Analfabestismo Psicologico,
che induce alla Gestione Dicotomica delle
Divergenze.
A cambiare è l'oggetto della
Violenza (maschio, femmina, animale, bimbo, figlio,
genitore, etc.) e la modalità con cui la Violenza viene
attuata: modalità che possono “ferire” il corpo (Violenza
Fisica: schiaffi, pugni coltellate etc.); che possono
“ferire” la sensibilità interiore (Violenza Psicologica:
mortificazioni, critiche, dipendenza economica); che
possono “ferire” Corpo e Psiche (Violenza Psico-Fisica: lo
stupro può essere un esempio).
2. Invece si dovrebbe capire che concentrarsi sul dualismo forte/carnefice – debole/vittima è riduttivo: il vero Killer è l Analfabetismo Psicologico che induce la Persona (indipendente dal sesso, quindi sia maschio che femmina) a GESTIRE LE DIVERGENZE IN MODO DICOTOMICO.
Oggigiorno è sempre più arduo
instaurare rapporti calorosi e duraturi: sono in aumento
conflitti, ostilità e dissidi relazionali e sono sempre
più frequenti gli atti estremi (omicidi, suicidi ed
omicidi-suicidi) compiuti da persone della sfera affettiva
(partner, parenti, amici, vicini, colleghi).
É
opinione comune credere che Violenza e Prevaricazione
siano peculiarità del Maschio: è di gran moda il binomio
“Donna Vittima e Uomo Carnefice”.
Ma Violenza
e Prevaricazione non sono problemi causati dal
genere ma causati dalla Cultura della persona “in
genere”, sia del maschio che della femmina,
entrambi affetti da “Analfabetismo Psicologico”.
Paragonando l’Essere Umano ad un Computer, in cui la
Psiche è il Software e il Corpo è l’Hardware, essere
affetti da Analfabetismo Psicologico equivale ad avere un
Software con informazioni/programmi scorretti (a volte
veri e propri Virus) che indurranno l’Essere Umano a
funzionare in modo controproducente.
La diversa
qualità di Azioni ed Emozioni dell’Essere Umano (d’amore o
di odio, di compassione o crudeltà, di apprezzamento o
disprezzo, di consenso o dissenso, di tolleranza o
rigidità), dipende dalle informazioni acquisite
nell’ambiente in cui egli è vissuto: informazioni che
diventano le Mappe Mentali (i programmi
del software), che si utilizzano in ogni istante della
vita per decidere come comportarsi e come interpretare gli
eventi.
Ebbene, mentre le mappe di gran parte degli
ambiti si sono aggiornate (per accendere il fuoco non si
usa più la pietra focaia, per curarsi non si usano più le
sanguisughe, etc.) quelle dell’ambito “Relazione con Se
Stessi e gli Altri” no: si continua ad usare Mappe Mentali
cavernicole che non permettono di raggiungere gli
obiettivi d’Amore e di Rispetto che tutti hanno nel cuore.
La Gestione Dicotomica delle
Divergenze è il comun denominatore di ogni
conflitto dentro e fuori casa, perché rende ogni relazione
un’arena conflittuale in cui hanno spazio solo gli
interlocutori Forti a discapito dei Deboli: dalle guerre
sanguinarie dell’era cavernicola, agli stermini delle
Crociate, ai duelli del Far West, al Nazismo, agli omicidi
della Mafia, della Ndrangheta, del Terrorismo, dell’Isis,
a tutte le violenze che si consumano all’interno della
Relazione Affettiva, compresa la Violenza Assistita.
Bisogna attivarsi per sconfiggere
l’Analfabetismo Psicologico il vero killer di cui sono
vittime sia gli Uomini che le Donne
Una delle più gravi conseguenze
dell'Analfabetismo Psicologico è, infatti, il
Pensiero Dicotomico:
un programma infetto che, sulla base della
tossica informazione “la Verità Assoluta esiste”,
spinge la Persona ad elaborare gli eventi in maniera
binaria (tutto/niente, bianco/nero, cento/zero) senza vie
di mezzo. É una delle più gravi distorsioni cognitive
perché costringe a muoversi su binari rigidi
e inflessibili impedendo di adattarsi a
ciò che diverge dal proprio pensiero: impedisce la
conciliazione e il reciproco rispetto.
Il Pensiero Dicotomico, infatti, induce alla
Gestione Dicotomica delle Divergenze: ogni
divergenza/diversità, viene gestita con una modalità che
prevede come unica soluzione la soppressione di ciò che si
considera “sbagliato” per cui, uno dei due Poli oggetto
della Divergenza deve necessariamente soccombere:
necessariamente il Polo che si trova in una posizione di
Forza (economica, fisica, di ruolo, psicologica) tenderà a
prevaricare il Polo che si trova in situazione di
Debolezza.
Indipendentemente dal genere, dalla
razza, dall’età, a causa della Gestione Dicotomica
delle Divergenze:
• Chiunque, rischia
di essere prevaricato e di subire violenza, se
viene a trovarsi nella posizione di Debolezza:
notoriamente le donne, certo, ma anche gli uomini, ogni
qual volta vengono a trovarsi in una posizione di
debolezza nei confronti di altri uomini, di donne, di
giovani, anziani, etc.;
• e Chiunque
rischia di prevaricare e agire violenza,
venendosi a trovare nella posizione di Forza (di
ruolo, fisica, psicologica economica): notoriamente gli
uomini, certo, ma anche le donne, ogni qual volta vengono
a trovarsi in una qualche posizione di dominanza nei
confronti di altre donne, di uomini, di bambini, anziani,
animali.
Il comun denominatore di tutte le
Vittime è quello di essersi trovate in una
posizione di Debolezza rispetto ad Interlocutori
in Posizione di Forza, posizione che li ha resi ‘il Polo
Sacrificabile’: le donne, certo, ma anche gli
uomini (prevaricati prevalentemente da altri
uomini ma anche da donne) e chiunque altro “si trovi a
divergere dalla visione di vita dell’interlocutore che si
trova in posizione di potere.
Al di là delle
rilevanze statistiche (che se effettuate dall’angolazione
che proponiamo potrebbero riservare delle sorprese),
termini come “Femminicidio” e altri
equipollenti, non hanno più molto senso, in uquanto, per
par condicio, si dovrebbe coniare un neologismo per ogni
tipo di vittima (e non sarebbe più finita).
Sarebbe
più indicato adottare un neologismo, che racchiuda ogni
tipologia di vittima: perché non Debolicidio
(prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di
debolezza).
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